“Fardella è una delle cittadine più belle del Lagonegrese” così veniva scritto a New York, nel 1912. A distanza di poco più di cento anni Fardella offre ancora, a chi la sceglie: le sue colline innalzate verso il Pollino, le sue campagne fruttifere, i suoi boschi ombrosi, le mille sorgenti nascoste di acqua gelida, i suoi antichi sapori e profumi, i suoi vicoli, i suoi portali, il suo territorio.

New York 1912

“Fardella è una delle cittadine più belle del Lagonegrese” così veniva scritto a New York, nel 1912. A distanza di poco più di cento anni Fardella offre ancora, a chi la sceglie: le sue colline innalzate verso il Pollino, le sue campagne fruttifere, i suoi boschi ombrosi, le mille sorgenti nascoste di acqua gelida, i suoi antichi sapori e profumi, i suoi vicoli, i suoi portali, il suo territorio.

New York 1912



Fardella
Borgo accessibile


Fardella borgo accessibile a tutti dove la parola, la poesia e il dialetto, espressione della ricchezza delle nostre diversità culturali e delle nostre radici, diventano un’identità.

Le Origini

Fardella è un paese recente con poco più 300 anni di vita, eppure il suo territorio svela una presenza umana da tempi antichissimi.
La fondazione di Fardella è datata da alcuni storici tra il 1690 e il 1693.

Il Centro Storico

Il Borgo originario era diviso in contrade o strade: contrada Sotto la Chiesa, della Piazza, delle Stalle, della Fontana, Mesola, Calvario e contrada Piano. All’interno del pianoro, nel suo punto più alto, sorgeva l'Edificio Sacro con la piazza Municipio, divenuta ben presto il Centro Politico e Religioso, con i palazzi dei Grosso, dei De Salvo e De Donato.

Caprarizzo


L’edificio dei De Donato con la sua facciata ad arcate, unico su tutto il territorio comunale, fa da simbolo all’architettura di questo centro; si tratta, probabilmente di un palazzo signorile poi trasformato in edificio funzionale, per la custodia di animali.
L’ edificio a due piani e un sottotetto si sviluppa tra Via Pellegrino e Via Cavour su cui si affaccia il prospetto principale...

Casa di Filomena - “a cas i Filumen”


La casa comunemente conosciuta con il nome di “A CAS I FILUMEN”, oggi purtroppo ridotta a rudere, mostra ancora la sua struttura originaria: muratura portante a sacco fatta con pietra locale, solai e copertura lignea (i cui resti sono ancora visibili a terra nell’interno), facciata con piccole finestrelle per far entrare la luce ma non il freddo e fori lungo le murature che servivano per l’alloggiamento delle travi; è costituita da un piano terra dove si trovavano la stalla , il magazzino e ...


Fardella
terra dal
verde incontaminato
e di antichi sapori.


Colline innalzate verso il Pollino, campagne fruttifere, boschi ombreggiati, ambienti naturali con innumerevoli specie vegetali e una fauna che ha trovato in questi luoghi un abitat naturale, inviolato e protetto...
Piatti autentici accompagnati dal buon vino rosso locale e da spezie preziose... tradizioni secolari, tramandate di generazioni, oggi protagonisti della più famosa Sagra del 18 di Agosto.


Fardella
terra dal
verde incontaminato
e di antichi sapori.


Colline innalzate verso il Pollino, campagne fruttifere, boschi ombreggiati, ambienti naturali con innumerevoli specie vegetali e una fauna che ha trovato in questi luoghi un abitat naturale, inviolato e protetto...
Piatti autentici accompagnati dal buon vino rosso locale e da spezie preziose... tradizioni secolari, tramandate di generazioni, oggi protagonisti della più famosa Sagra del 18 di Agosto.

I Raskatiell


I "Raskatiell", prodotto tipico di Fardella, è un piatto povero con ingredienti semplici, ma ricco dal punto di vista salutistico. Le origini di questa pasta sono incerte, per alcune fonti il piatto fu pensato nelle cucine delle famiglie più povere che non avendo a disposizione farina di grano duro cominciarono a mischiare la poca farina che avevano a disposizione con altri tipi di farine.
La pasta si ottiene mischiando tre differenti tipi di farine (farina “carosella”, farina di grano tenero, farina di fave). Dopo esser stata impastata viene "raschiata" con le dita, dandole una forma che ricorda quella dell’orecchio.

Serra Cerrosa


Serra Cerrosa si trova a circa 930m dal livello del mare; è il punto più alto del territorio comunale di Fardella se escludiamo le aree comunali sul massiccio del Pollino. Dall’affaccio del Belvedere che degrada dolcemente verso il Sinni è possibile osservare le piramidi di argilla lungo il letto del fiume, tutta la vallata ma soprattutto Serra Dolce Dorme, Monte Pollino e Serra del Prete, le tre vette più alte del massiccio del Pollino.


La Flora e
la Fauna...


Un ambiente naturale con la presenza di innumerevoli specie vegetali dove è possibile trovare vere rarità del territorio Lucano e Nazionale: "Heptaptera angustifolia" (Basilisco lucano, elemento più raro della flora Lucana), "Quercus calliprinos" (Quercia spinosa comunemente chiamata Quercia di Palestina, in Italia presente solo in Basilicata, Puglia e Sicilia).
La fauna ha trovato in questi luoghi un abitat naturale, inviolato e protetto. Passeggiando nei boschi si incontrano: lepri, volpi, faine, martore, cervi, caprioli, cinghiali, picchi neri e scorgere il volo di qualche raro Nibbio Reale.


La Flora e
la Fauna...


Un ambiente naturale con la presenza di innumerevoli specie vegetali dove è possibile trovare vere rarità del territorio Lucano e Nazionale: "Heptaptera angustifolia" (Basilisco lucano, elemento più raro della flora Lucana), "Quercus calliprinos" (Quercia spinosa comunemente chiamata Quercia di Palestina, in Italia presente solo in Basilicata, Puglia e Sicilia).
La fauna ha trovato in questi luoghi un abitat naturale, inviolato e protetto. Passeggiando nei boschi si incontrano: lepri, volpi, faine, martore, cervi, caprioli, cinghiali, picchi neri e scorgere il volo di qualche raro Nibbio Reale.

Ginepro... e le altre specie


Quasi ovunque si trova macchia mediterranea con la presenza di leccio (Quercus ilex), Lentisco (Pistacia lentiscus), Ginepro (Juniperus communis- oxycedrus- phoenicea), Mirto (Myrtus communis), Corbezzolo (Arbutus unedo), Roverella (Quercus pubescens), Acero minore (Acer monspessulanum) e Ginestra comune (Spartium junceum).

Rosalia Alpina


Chiamato volgarmente cerambice del faggio, la Rosalia alpina è un coleottero della famiglia Cerambycidae, noto per la particolare colorazione nera e blu e per i ciuffi neri presenti sui segmenti delle antenne. Ha dimensioni variabili tra 14 e 40 mm con aspetto inconfondibile: il corpo e le elitre (l'ala anteriore sclerificata) hanno una colorazione che va dal grigio-blu fino al blu chiaro


News da Fardella


Informazioni sugli eventi del borgo più bello del Lagonegrese: